MEDITAZIONE n. 003

«… la GRAVIDANZA che contiene tutte le Gravidanze … »

<In Lui (in Dio) infatti viviamo, ci muoviamo ed esistiamo, come anche alcuni dei vostri poeti hanno detto: “Poiché di Lui (di Dio) stirpe noi siamo !”dagli Atti degli Apostoli 17,28 >

Queste parole di San Paolo, proclamate all’Areòpago, sono molto illuminanti proprio per quello su cui andiamo a meditare.

Infatti, nella precedente Meditazione, abbiamo evidenziato che il Giorno UNO può esser visto anche come un “Contenitore” dei cinque Giorni successivi, un po’ come accade con le Matrioske. 

Ma un’altra affascinante interpretazione di questo fondamentale e Divino racconto, può essere quella dello svilupparsi di una grandiosa GRAVIDANZA “globale”, universale, che “contiene” qualsiasi altra gravidanza.

E in effetti, i sei Giorni partono da una “Cellula iniziale”, come possiamo ritenere il Giorno UNO, per poi moltiplicarsi ed espandersi nei successivi cinque Giorni, permettendoci di scorgere un “parallelismo” proprio con lo sviluppo di una “continua” Gravidanza, in cui il più importante e fondamentale “parto” finale è l’Umanità, il Genere umano, nettamente distinto dagli Animali, che per natura sono completamente diversi.

Pertanto possiamo distinguere, all’interno del racconto biblico, varie fasi tipiche di una gravidanza, ovvero:

il  “concepimento”, nel Giorno UNO,

il “travaglio”e il “parto”, nel Sesto Giorno.

Inoltre vogliamo evidenziare il fatto che, nell’istante in cui è “concepito” nella madre, il bambino in realtà è già nato, ma verrà “alla Luce” solo dopo aver trascorso circa nove mesi nel “buio” del seno materno, e solo “dopo” il travaglio finale, che è il momento più doloroso di tutta la gravidanza, sia per la madre che per il bambino, ossia il momento del passaggio dal buio del seno materno alla “Luce”. 

Pertanto, come nell’Universo non esistono Forze “isolate”, ma agiscono sempre in coppia, a due a due, allo stesso modo non si può parlare di “nascita”, al singolare, ma è giusto parlare sempre di nascite a due a due, al plurale, ovvero di:

concepimento = prima nascita  

parto = nuova nascita o rinascita.

Infatti nascite senza concepimento non esistono e vale l’affermazione che:

“Omne vivum ex ovo” → ovvero “Qualsiasi essere vivente nasce da un uovo”

… ovvero da una prima “cellula fecondata” nata dalla “fusione” del seme maschile in quello femminile.

Nulla quindi nasce per “caso”, come affermano erroneamente gli “evoluzionisti”, e nulla nasce da un singolo “genitore”, ma tutto nasce da una coppia di genitori, il maschio “semina” e la “femmina”, oltre a partecipare al concepimento sviluppa il “frutto”, lo nutre e lo cresce durante la gravidanza e infine lo porta alla “Luce”.  

Questi semplici concetti si potrebbero richiamare anche in altri ambiti (per esempio neanche una parola “nasce” senza esser stata prima “concepita” da chi la pronuncia).

Per oggi ci fermiamo quì. Grazie dell’attenzione e … a presto alla prossima Meditazione !

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